Sito Ufficiale dell'Associazione "Tegnue di Chioggia" - ONLUS
Storie di relitti
Evdokia II - marzo 1991
Evdokia II - agosto 2012
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Mercantile Evdokia II
(Testi e
immagini tratti dal video "Naufragi" di
Piero Mescalchin)
Una eccessiva fiducia nella moderna
tecnologia di navigazione, determinò, nel
marzo del 1991, l'affondamento del
mercantile EVDOKIA II, causato da una
collisione nella nebbia, a circa 6 miglia
da Chioggia.
Nonostante il radar di bordo,
improvvisamente il PHILIPPOS, un vecchio
cargo dell'Honduras, ne squarciò il fianco
sinistro e in pochi istanti i 9 membri
dell'equipaggio dovettero gettarsi nelle
gelide acque. Fu poi lo stesso cargo che
li recuperò.
Il mercantile, adagiatosi verticalmente su
un fondale di 24 metri, costituiva un
pericolo per la navigazione a causa delle
sue strutture più alte che arrivavano
quasi in superficie.
Dopo 3 mesi dall'affondamento già si
notava l'azione ricoprente degli organismi
marini. L'EVDOKIA II era salpata dal porto
bulgaro di Bargos, nel Mar Nero, e stava
navigando in direzione del Porto di
Venezia. Trasportava 3.000 tonnellate di
lamiere di ferro in coils.
A distanza di 3 anni dall'affondamento,
sul relitto dell'EVDOKIA II lo squarcio
prodotto dalla collisione si è
notevolmente aperto. Per visitare il
relitto, una sola immersione non basta. La
nave misura oltre 100 metri di lunghezza
con una stazza lorda di1.437 tonnellate:
sono circa 4.000 metri cubi, l'equivalente
di un edificio di 20 appartamenti.
Le sovrastrutture, quasi affioranti dopo
l'affondamento, sono state smantellate e
ora il punto meno profondo è situato a -12
metri. I serbatoi di carburante sono stati
completamente aspirati per scongiurare un
eventuale pericolo di inquinamento.